Il DVR e POS sono due documenti molto utili per prevenire l’avvenimento degli infortuni sul lavoro. Molte volte però i due documenti sono percepiti in modo superficiale come dei semplici adempimenti burocratici. Tuttavia, le cause di tanti infortuni che avvengono nei luoghi di lavoro non sono da ricercare nell’inutilità dei documenti sulla sicurezza o nelle lacune delle normative vigenti in materia di sicurezza.

DVR e POS: Sono strumenti di prevenzione o solo adempimenti burocratici?

I Documenti di Valutazione dei Rischi sono strumenti utili per la prevenzione?

L’obiettivo dell’attività di Valutazione dei rischi è di consentire al datore di lavoro di predisporre i provvedimenti effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Per offrire una definizione ufficiale, l’articolo 2 comma 1 del D.lgs. 81/08 definisce la valutazione dei rischi in ambiente lavorativo come:

«valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.»

In questa definizione si possono individuare due macro obiettivi della valutazione dei rischi:

  • Individuare le misure di prevenzione e di protezione da attuare;
  • Elaborare il programma delle misure per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza dei lavoratori.

Il processo da seguire in questa fase si compone di 3 step:

  1. Individuazione dei pericoli;
  2. Valutazione del rischio;
  3. Elaborazione di un eventuale piano di adeguamento.

Cosa devono contenere i piani di adeguamento del DVR e del POS?

Facendo riferimento alla normativa tecnica UNI ISO 45001:2018, il piano di adeguamento dovrà quindi prevedere:

  • Cosa verrà fatto: è necessario descrivere l’intervento nello specifico;
  • Quali risorse saranno richieste: l’adozione delle misure richiede l’assegnazione di risorse economiche e di personale, con la possibilità di utilizzare persone esterne;
  • Chi sarà responsabile: Il datore di lavoro dovrà individuare una persona che sarà responsabile dell’attuazione dell’intervento;
  • Termine Intervento: per ogni misura decisa è necessario prevedere una data entro la quale andrà completata;
  • Modalità di valutazione dei Risultati: Una volta realizzata la misura, sarà necessario capire se abbia realmente portato dei risultati positivi.

Il piano di adeguamento quindi, come il resto del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e del POS, è uno strumento operativo essenziale per la prevenzione e non un semplice e asettico adempimento burocratico.

Il DVR e il POS (Piano Operativo di Sicurezza) sono due documenti che contribuiscono alla creazione di una buona e sicura organizzazione dell’azienda. Specialmente il POS, oltre ad essere richieste per legge, incide fortemente nel migliorare la sicurezza del lavoro nei cantieri.

Dubbi comuni sul DVR e POS

Spesso nelle aziende non si valuta positivamente e produttivo il tempo dedicato agli adempimenti e ai documenti perché non si vedono i risultati immediati in termini di sicurezza. Alcune modifiche legislative hanno condizionato la situazione attuale, poiché con l’eliminazione delle formalità hanno eliminato anche alcuni elementi sostanziali.

è vero, i documenti possono essere molto lunghi e contare centinaia di pagine ma trattandosi di sicurezza e salute sul lavoro è bene non sottovalutare il valore di quest’ultimi. Secondo l’Ingegnere Danilo Roggi le cause profonde del “deludente” calo dei casi di infortuni non sono da ricercare nell’inutilità dei documenti sulla sicurezza sul lavoro.

Bensì, l’Ingegnere riflette su 4 aspetti principali:

  1. La prima è la mancanza della cultura della sicurezza in azienda, ossia l’operare per una riduzione degli eventi infortunistici tramite un’analisi dei pericoli presenti ed un’idonea valutazione dei rischi.
  2. La seconda è la grave crisi degli Organi di Vigilanza. Questi organi sono stati un po’ abbandonati a loro stessi generando una carenza di professionisti e professionalità.
  3. La terza è la crisi della giustizia italiana: i processi in materia di sicurezza sul lavoro sono caratterizzati da un lentezza che portano spesso alla prescrizione dei reati.
  4. La quarta è la presenza di consulenti del settore non adeguatamente preparati o con scarsa esperienza nella gestione di situazioni particolari

Tra i nostri servizi, noi di Consulteam possiamo aiutare te e la tua azienda a realizzare una Valutazione dei Rischi adeguata per portare dei veri e propri risultati a livello di sicurezza e salute dei lavoratori.

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