Qual è l’impatto sociale ed economico degli infortuni e delle malattie professionali? Ve lo siete mai domandato? Se la risposta è SI allora procediamo con la spiegazione.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) stima che ogni anno 2,8 milioni di persone muoiono per incidenti o malattie legate al lavoro tra cui circa 400 mila lavoratori sono vittime di infortuni mortali e il restante da malattie professionali. I dati non si fermano qui. Bisogna aggiungere più di 374 milioni di lavoratori vittime ogni anno d’infortuni sul lavoro non mortali ma che provocano lesioni gravi che creano diverse assenze dal lavoro.
Qual è l’impatto economico degli infortuni e delle malattie professionali?
Nella relazione sull’impatto sociale ed economico degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali viene ricordato che le conseguenze della Salute e Sicurezza sul Lavoro hanno un’influenza su diversi ambiti:
- Sociale
- Pubblico
- Aziendale/Organizzativo
- Sistema Sanitario
- Sistema previdenziale
- Assicurazioni.
Diventa importante quindi riuscire a stimare l’impatto economico e sociale in quanto, un miglioramento delle condizioni di lavoro consente l’aumento di produttività dei lavoratori.
L’impatto economico si valuta sommando i costi che possono essere:
- Costi diretti: Facilmente quantificabili in termini e direttamente attribuibili all’oggetto di costo.
- Costi indiretti: Non definiti univocamente e che necessitano di altre stime quali la riduzione della produttività della forza lavoro dovuta all’infortunio, i costi di sostituzione, le ore straordinarie, costi delle attività di indagine e molte altre.
- Costi intangibili che non rientrano nella contabilità aziendale e sono difficili sia da individuare che da stimare, come il danno di immagine e reputazione, e che spesso richiedono una stima economica di un impatto eminentemente sociale.
Per spiegare meglio ecco la tabella che evidenzia i costi sostenuti dai lavoratori che comprendono numerose variabili a seconda che si tratti di costi tangibili o costi intangibili.
L’impatto economico degli infortuni e malattie professionali per le aziende
La Commissione si sofferma poi sui costi degli infortuni e delle malattie professionali per l’azienda o per il datore di lavoro. I costi dell’impresa aumentano mentre diminuiscono i profitti nel lungo periodo, anche a causa della mancanza di produttività.
Alcuni esempi degli effetti sui costi comprendo:
- Interruzione nei processi di produzione;
- Riorganizzazione del lavoro;
- Primo soccorso;
- Assenza della vittima;
- Spesa per il reclutamento e la sostituzione di personale temporaneo e ricadute sui collegi;
- Formazione del lavoratore che sostituisce l’infortunato o del deceduto;
- Danni ai macchinari;
- Aumento dei premi assicurati.
Mentre gli effetti sui profitti sono:
- Perdite di produzione;
- Danno di immagine dell’azienda;
- Scarsa soddisfazione lavorativa.
Inoltre bisogna chiarire che il maggior numero di infortuni, l’82% di tutti gli infortuni e il 90% di quelli mortali, avvengono nelle piccole e medie imprese (PMI), come dimostrano i dati Eurostat. Queste aziende essendo più deboli da un punto di vista economico ed organizzativo rischiano effetti molto più pesanti dovuti agli infortuni sul lavoro.
L’impatto sociale degli infortuni e malattie professionali.
Quali sono i costi per la società e l’impatto sociale di questi spiacevoli eventi?
In primis gli infortuni hanno un forte impatto sulla qualità della vita. I costi sociali sono la somma di tutti i costi collegati all’infortunio e alla malattia del lavoratore e possono essere espressi in termini di impatto sull’abilità della persona colpita da infortunio nel proseguire le sue principali attività sociali, incluso il lavoro, la cura dei membri e della famiglia.
Gli effetti dell’infortunio si ripercuotono sulla società e sulla rete di relazione strette del lavoratore, quali familiari, colleghi, fornitori di cure mediche, assicurazioni e altri numerosi soggetti. L’impatto si estende alla famiglia del lavoratore, agli amici e ai colleghi del lavoratore. Le conseguenze si estendono a diversi contesti tra cui case, luoghi di lavoro, cliniche mediche e istituzioni comunitarie, chiese, scuole, negozi, imprese, tribunali, le carceri. Gli effetti possono essere di tipo professionali, psicologici, comportamenti, sociali, economici e funzionali.
Conclusioni – L’impatto sociale e economico degli infortuni
Tutt’oggi rimane difficile riuscire a calcolare le ricadute economiche della sicurezza e salute sul lavoro. Le stime comunque ipotizzano che il peso degli infortuni rappresenti dal 3% al 6% sul PIL.
Visto che non è mai abbastanza anche in questa sede ricordiamo che la sicurezza in azienda è una condizione obbligatoria e nella speranza di arrivare ad un giorno, in un futuro prossimo, in cui gli infortuni sul lavoro saranno vicino allo zero, vi invitiamo a prestare maggior attenzione nel vostro lavoro e se siete datori di lavoro, di prestare attenzione alla sicurezza dei vostri dipendenti.
Se volete approfondire vi invitiamo a consultare il documento completo.