Come già sappiamo, lavorare in una posizione statica prolungata, che sia seduta o in piedi, può rappresentare un problema quando non si ha la possibilità di alternare la postura durante il giorno.
In questo articolo parleremo in particolare della posizione in piedi prolungata, che si intende la permanenza in piedi per più di un’ora continuativa o 4 ore complessive nell’arco della giornata.
A spiegare quali sono i rischi. è una relazione dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro di nome EU-OSHA. La relazione “il mantenimento prolungato della postura in piedi statica al lavoro. Effetti sulla salute e buone pratiche. Sintesi”
Dopo quanto tempo la posizione in piedi è rischiosa?
Nel 2017 secondo i dati Eurostat, un lavoratore su cinque nell’UE, quindi il 20%, ha trascorso la maggior parte del suo tempo lavorativo in piedi.
Quali sono i lavoratori più a rischio?
Tra le attività lavorative in cui la permanenza prolungata in piedi è prevalente ci sono:
- Camerieri e personale di cucina
- Saldatori e tagliatori
- Venditori al dettaglio
- Personale addetto all’accoglienza
- Elettricisti
- Farmacisti
- Baristi
- Addetti alle catene di montaggio
- Operatori di macchine
- Personale addetto alla sicurezza
- Ingegneri
- Infermieri e operatori sanitari
- lavoratori presso supermercati
Molti di questi figure lavorative hanno un basso livello di inquadramento ed è dimostrato che i lavoratori temporanei sono maggiormente esposti al lavoro in piedi. In diversi lavori poi, viene chiesto ai lavoratori di restare in piedi anche quando non necessario, come l’esempio di chi si occupa della sicurezza oppure anche agli addetti alla sicurezza, solo perché è considerato più professionale o per motivi di immagine.
La posizione in piedi prolungata che effetti ha sulla salute?
Per rispondere a questa domanda bisogna tener conto dell’età dei lavoratori e dell’eventuale presenza di disturbi muscoloscheletrici cronici.
In particolare, stare in piedi per diverse ore può essere pericoloso per i lavoratori con patologie croniche come l’artrite e l’invecchiamento della forza lavoro comporta un chiaro aumento di queste patologie. Chiaramente la diffusione dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) aumenta con l’età e alla durata cumulativa dell’esposizione alle condizioni di lavoro a rischio.
Quindi per garantire la sostenibilità del lavoro nel corso della vita lavorativa e per salvaguardare la salute fisica dei lavoratori è necessario ridurre il tempo in piedi prolungato per tutte le fasce d’età presentando più cautela con i lavoratori anziani.
Posizione in piedi: Gli effetti sulla salute
Dalla relazione emerge che la prolungata permanenza in piedi è associata sia ai DMS e sia altre cause slegate da tali disturbi che comprendono:
- Malattie cardiache
- Vene varicose
- Stanchezza
- Dolori e disturbi alle gambe (ginocchia, caviglie e piedi)
- Dolore lombare
- Pressione sanguigna elevata
- Problemi in gravidanza
Inoltre, nel caso si mantenga una posizione in posizione in piedi per tempi prolungati stando esposti a vibrazioni questo può causare l’aumento del rischio di problemi lombari e di altri disturbi.
Per concludere, i lavori svolti principalmente in piedi sono associate a un rischio più alto di malattie cardiache. Questo significa che non solo è importante sostituire il lavoro in piedi con il lavoro da seduti, ma di garantire una combinazione di posizione seduta, in piedi e di movimento sul posto di lavoro.
Conclusioni e Consigli
In questo articolo abbiamo cercato di far chiarezza sui rischi per la salute dei lavoratori che non devono essere sottovalutati. Come abbiamo visto poi questo non significa prendersi cura dei lavoratori più anziani e caricare tutto sulle spalle dei dipendenti più giovani. Il nostro appello è quello di pensare a delle soluzioni per riuscire ad alternare bene le diverse posture durante la giornata lavorativa.
Per farvi un esempio, nel nostro ufficio sono presenti delle scrivanie che possono essere alzate ed abbassate a piacimento per garantire la possibilità di lavorare sia seduti che in piedi.
La figura di riferimento per questo ramo della prevenzione possono essere i RLS, per questo motivo abbiamo ben pensato di inserire questo modulo, spiegato da un fisioterapista, all’interno del nostro corso di aggiornamento.
Se vi interessa lo trovate qui!
Aggiornamento RLS 8 ore
Argomenti:
- 8:30 – 10.30 Rischio Salute: troppo seduto/troppo in piedi cosa succede al mio corpo (incontro con Fisioterapista)
- 10:30 – 12:30 Confronto con RLS Territoriale e la comunicazione della sicurezza (incontro con RLS Territoriale e docente di comunicazione)
- 13:30 – 15:30 Analisi dei dati sugli infortuni e malattia professionale
- 15:30 – 17:30 PEE e Valutazione del rischio incendio