Raccolta Vetro: quali sono i vantaggi di una raccolta consapevole?

Negli ultimi mesi si è parlato sempre più frequentemente di risparmio energetico, di difficoltà di reperimento delle materie prime e infine del caro carburanti. Con l’avvento della pandemia, non ancora conclusa, e poi la guerra, i costi di approvvigionamento sono aumentati mentre l’offerta è diminuita. Da questa situazione nasce la necessità di mettere in atto delle buone pratiche individuali e collettive al fine di ridurre i costi economici, ambientali e creare una spinta positiva al bilancio energetico del Paese.

In questo articolo trattiamo l’importanza che il recupero del vetro ha sul risparmio energetico e sull’approvvigionamento delle materie prime.

I numeri della raccolta del vetro

Per creare un quadro più nitido e poter avere dei riferimenti statistici è bene riportare dei numeri.

L’Italia ha superato la soglia di 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti, recuperati e avviati a riciclo in un anno: con una crescita del 2,6% rispetto allo scorso anno. Rapportando questi numeri ai singoli, la raccolta pro capite ha raggiunto i 40,4 chilogrammi nel 2020, un miglioramento rispetto ai 38,7 chilogrammi del 2019.

Ma quanto risparmiano le aziende grazie al riciclo del vetro?

L’utilizzo di materiale riciclato al posto delle materie prime nell’industria vetraria ha consentito di risparmiare un equivalente di energia pari 2,5 milioni di barili di petrolio nel 2020. Detto così non si comprende bene la quantità, quindi possiamo paragonarlo a circa 385 milioni di metri cubi di gas metano, cioè il consumo delle famiglie di una città di 1,5 milioni d abitanti. Inoltre, grazie all’aumento delle quantità riciclate in vetreria è stato possibile risparmiare 3,7 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuove bottiglie e vasetti riducendo le emissioni di CO2 in atmosfera di 2,2 milioni di tonnellate.

In termini di ritorno economico per i comuni sono cresciuti i benefici: nel 2020 il CoReVe (Consorzio per il riciclo del vetro) ha versato alle amministrazioni 3 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 86 milioni.

Quali sono le criticità?

Il tasso di riciclo degli imballaggi, che come gli altri dati è cresciuto raggiungendo il 78,6%, mostra qualche criticità nonostante il CoReVe ha superato gli obiettivi di raccolta fissati dall’UE per il 2030 nel 2019. La resa pro-capite è ancora vittima di scarti e inefficienze e come dimostrano i dati geografici ci sono due velocità anche in termini di riciclo. Nonostante gli investimenti nelle innovazioni tecnologiche, la qualità di ciò che finisce nelle campane ha ancora margini di miglioramento. Lo scarto finale tra vetro raccolto e quello effettivamente riciclato è ancora sopra al 10%. Infatti oltre al vetro, nelle campane si possono trovare ceramica, pyrex, cristallo ma soprattutto sacchetti di plastica, tutti materiali che rendono difficile il riciclo. Queste cattive abitudini che rischiano di vanificare gli sforzi posti nel migliorare la raccolta si traducono in costi reali per il cittadino, infatti secondo le stime se la qualità della raccolta fosse ottimale si risparmierebbero circa 48 milioni di euro per la collettività.

La consapevolezza nella raccolta del vetro

Gli italiani sembrano non capire e di non essere consapevole dell’importanza di una raccolta più attenta. Da una ricerca svolta dal Consorzio emerge che:

  • Il 40% dei cittadini che sottovaluti il danno che generano i materiali extra-vetro nella raccolta.
  • Per il 56,1% degli italiani, si tratta solo di un lavoro extra per gli operatori delle società di gestione.
  • Per l’11% le impurità determinerebbero solo un prodotto riciclato dal vetro più scuro.
  • Un italiano su due non è consapevole del fatto che gettare i sacchetti insieme al vetro comprometta seriamente la possibilità di riciclare correttamente il materiale raccolto.
  • 1 su 4 è convinto che questo errore sia tollerato.
  • Il 24% pensa che questa pratica sia addirittura consigliata.

Il problema di informazione è palese e bisogna farsene carico. Nonostante i dati positivi sulla raccolta, questi altri dimostrano quanto ci sia ancora molta strada da fare e molta informazione da diffondere.

Come riciclare il vetro

Affinché il vetro possa essere riutilizzato è fondamentale separarlo attentamente.
Ci sono due modalità di riciclo: le campane di raccolta e la raccolta porta a porta.

Le campane di raccolta che si riconoscono dal colore vedere sono adibite alla raccolta di multi materiale, quindi vetro, plastica e lattina. I rifiuti di vetro ovviamente deve essere posti privi di contenuto perciò è consigliato sciacquare i contenitori prima di buttarli.

Nella raccolta porta a porta è necessario rispettare il calendario di raccolta. Nelle bottiglie e nei barattoli non è necessario eliminare le etichette o atri accessori che non si tolgono facilmente. Ovviamente dove possibile sarebbe ideale ripulire l’imballaggio il più possibile. (qui trovate una guida sul cosa può essere raccolto con il vetro).

Conclusione

Da un lato possiamo riternerci soddisfatti del livello di raccolta e riciclaggio di vetro che è stato raggiunto in Italia ma, dall’altro lato, manca ancora la piena consapevolezza dell’importanza di questa operazione al livello economico ma soprattutto a livello ambientale. Questi due fattori rimangono i due aspetti della società a cui, specialmente negli ultimi anni, bisogna prestare una particolare attenzione.

Se prima di leggere questo articolo prestavate già attenzione alla raccolta del vetro, continuate così! Mentre, se non ne eravate così consapevoli, speriamo che da ora in poi abbiate un occhio di riguardo sulla raccolta del vetro che richiede poco tempo e impegno ma può avere delle ottime conseguenze.

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