Ormai ognuno di noi dispone di un cellulare, è diventato inusuale non averne uno, tanto che non riusciamo più a farne a meno.
Oggi però non parleremo di quanto sia poco produttivo starsene a scrollare il cellulare l’intera giornata, poiché per molti lavoratori, il cellulare è un vero e proprio strumento di lavoro, difficile da sostituire comportando molti vantaggi ed altrettanti rischi.
Cosa può comportare un uso eccessivo del cellulare e quanto si è tutelati?
La rendita Inail può far fronte a determinate necessità dei lavoratori, come funziona?
Nesso causale tra uso eccessivo del cellulare e tumori
Il caso
Ci si chiede da sempre quanto possa influire un eccessivo utilizzo del cellulare nella nostra salute.
Negli ultimi giorni, svariate testate giornalistiche hanno riportato la notizia dell’uomo 63enne affetto da un tumore benigno, presumibilmente a causa dell’eccessivo uso del cellulare in 13 anni di lavoro per 2 ore e mezza al giorno, circa 10.000 ore totali.
Le dinamiche
L’uomo affetto da un tumore benigno intracranico ha chiesto all’Inail il riconoscimento di una rendita da malattia professionale e la Corte d’Appello di Torino gli ha dato ragione, in quanto esiste «un’elevata probabilità» che a causare il tumore sia stato il cellulare.
Oggi il signore è in pensione, ma tra il 1995 e il 2008 ha lavorato come tecnico specializzato alla Cogne Acciai Speciali, un’azienda valdostana utilizzando il telefonino con tecnologia Etacs e Gsm.
L’uomo nel 2020 si era già rivolto al Tribunale di Aosta che aveva riconosciuto il nesso causale tra l’utilizzo eccessivo del cellulare e l’insorgenza del neurinoma del nervo acustico.
La sentenza di primo grado aveva stabilito una rendita di circa 350 euro al mese, ma l’Inail aveva fatto ricorso in appello chiedendo una nuova consulenza, la quale si è rivelata fondamentale per l’esito della sentenza.
Un utilizzo eccessivo che ha causato un tumore benigno e una conseguente, secondo referto medico, «sordità sinistra, paresi del nervo facciale, disturbo dell’equilibrio e sindrome depressiva».
Primordi
La prima sentenza che ha riconosciuto un nesso causale tra l’uso eccessivo del cellulare e il tumore al cervello risale al 2017.
Il caso riguardava un 57enne, dipendente Telecom, colpito da neurinoma dopo aver utilizzato per 15 anni il cellulare per più di tre ore al giorno e senza protezioni.
Ora l’Inail lo dovrà risarcire per il danno subito sul lavoro.
La consulenza tecnica è stata determinante per l’esito della sentenza, indicando proprio l’uso del telefonino come causa scatenante del neurinoma acustico, un tumore benigno ma invalidante.
Storico
L’effetto delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari era già stato riconosciuto nel 2011 dalla Iarc e in precedenza si erano pronunciate la Corte d’Appello di Brescia e la Cassazione.
È importante che tutti gli italiani siano al corrente dei rischi che corrono utilizzando i cellulari attribuendo la giusta rilevanza all’esposizione passiva, con lo stesso meccanismo del fumo passivo.
Ci teniamo a denotare che le radiofrequenze, non possono essere percepite adoperando i nostri sensi ma esclusivamente attraverso l’utilizzo di rilevatori elettrici.
I router e altri dispositivi elettronici onnipresenti nella nostra quotidianità emettono e ricevono radiofrequenze continuamente, un flusso ininterrotto impossibile da percepire.
Rendita Inail
La rendita Inail è una rendita diretta per inabilità permanente e mira a sopperire ai danni che un lavoratore può subire nel corso della sua carriera lavorativa.
Ovviamente vi sono alcuni requisiti necessari per usufruire di questa rendita:
- Causa lavorativa dell’infortunio o della malattia
- Grado di inabilità permanente compreso tra l’11% ed il 100% valutato in base alle tabelle allegate al Testo Unico
Per quanto concerne la durata, la rendita viene garantita per l’intero corso della vita a condizione che:
- Il grado di inabilità riconosciuto non scenda sotto l’11%
- La rendita non venga capitalizzata
Le condizioni variano solamente per i lavoratori agricoli, i quali devono sottostare a dei criteri differenti.